Ambiente: rilasciata Autorizzazione integrata ambientale a sei impianti siciliani
di redazione on giugno 26th, 2014
E’ stata rilasciata nei tempi indicatil’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) ai sei impianti siciliani per i quali il Consiglio dei Ministri del 13 giugno scorso, su proposta del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, aveva deliberato di diffidare la Regione Siciliana, richiedendole la definizione dei provvedimenti di conclusione degli iter autorizzativientro il 24 giugno. Gli stabilimenti, per i quali era stata contestata all’Italia la mancata attuazione della sentenza della Corte di Giustizia europea del 31 marzo 2011, sono: la Buzzi Unicem s.p.a. di Augusta (Sr), la “Bonifiche s.p.a. / Società Impresa Profeta s.r.l.” di Palermo, la “Fiat” (Impianto IPPC di verniciatura autoveicoli) e la “Fenice” (distribuzione energetica, oggi proprietà “Fiat”) di Termini Imerese (Pa), la “Siaz s.r.l. – Mangimi La Versa” di Piazza Armerina (Enna, Impianti IPPC di allevamento in Contrada Colla Casale e in Contrada Torre di Pietro) e la “L.F. LaterSiciliana s.p.a.” di Collesano (Pa).
“Il positivo completamento delle procedure – commenta il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – arriva in tempo utile a scongiurare i rischi connessi al mancato rilascio dell’AIA per le aziende interessate, che avrebbe comportato la chiusura dei sei impianti produttivi per ritardi dell’amministrazione, nonché il rischio di vedere l’Italia condannata dalla Corte di Giustizia europea al pagamento di ingenti sanzioni pecuniarie”.
http://www.ilmattinodisicilia.it/ambiente-rilasciata-autorizzazione-integrata-ambientale-a-sei-impianti-siciliani/
Augusta, La Buzzi Unicem ed altre 5 aziende ottengono le Aia: "recuperato un annoso ritardo", commenta la Sgarlata

L'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente ha rilasciato l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) a sei stabilimenti siciliani per i quali era stata contestata all’Italia la mancata attuazione della sentenza della Corte di Giustizia europea del 31 marzo 2011.
Su proposta del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il Consiglio dei Ministri il 13 giugno scorso aveva deliberato di diffidare la Regione Siciliana, richiedendo di definire i provvedimenti di conclusione degli iter autorizzativi entro e non oltre il 24 giugno.
I sei stabilimenti che hanno appena ottenuto l'AIA, la Buzzi Unicem s.p.a. di Augusta (Sr), la “Bonifiche s.p.a. / Societa’ Impresa Profeta s.r.l.” di Palermo, la “Fiat” (Impianto IPPC di verniciatura autoveicoli) e la “Fenice” (distribuzione energetica, oggi proprieta’ “Fiat”) di Termini Imerese (Pa), la “Siaz s.r.l. – Mangimi La Versa” di Piazza Armerina (Enna), Impianti IPPC di allevamento in Contrada Colla Casale e in Contrada Torre di Pietro) e la “L.F. LaterSiciliana s.p.a.” di Collesano (Pa), hanno potuto così vedere concluso un iter di lungaggini burocratiche che si era trascinato negli anni.
L'Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Mariarita Sgarlata esprime il suo apprezzamento per l'intera operazione. "Intendo rivolgere un particolare apprezzamento a nome mio e dell'intera giunta di Governo al lavoro svolto in questi giorni da tutto il personale del Dipartimento regionale dell'Ambiente ed in particolare all'attività svolta dal Dirigente Generale dott. Gaetano Gullo che in tempi brevissimi è riuscito, grazie alle capacità professionali e organizzative presenti all'interno del dipartimento, a recuperare un ritardo che si era accumulato negli anni e che avrebbe determinato gravissimi danni sia in termini occupazionali - con la chiusura di ben sei impianti - che in termini di gravissime sanzioni da parte dell'Unione Europea, che avrebbero causato all'intera regione siciliana seri danni economici".
Al Signor
Presidente
Della
regione Siciliana
regione Siciliana
on.le
Rosario Crocetta
Rosario Crocetta
Palazzo dei Normanni
Piazza Indipendenza
21
21
90129 Palermo
Racc. A/R N
n.14535195477-8 inviata il 23.06.2014 anticipata via FAX n 091 7071111
n.14535195477-8 inviata il 23.06.2014 anticipata via FAX n 091 7071111
Al signor Assessore Regionale
Del Territorio e dell’Ambiente
Dott.ssa Mariarita Sgarlata
Via Ugo La Malfa 169
90146 Palermo
Racc. A/R N
n.14535195478-9 inviata il 23.06.2014 anticipata via FAX 091 7077963
n.14535195478-9 inviata il 23.06.2014 anticipata via FAX 091 7077963
Al Presidente della IV Commissione
“Ambiente e Territorio”
Della Assemblea Regione Siciliana
On.le Giampiero Trizzino
Palazzo dei Normanni
Piazza Indipendenza
21
21
90129 Palermo
Racc. A/R N
n.14535195496-1 inviata il 23.06.2014 anticipata via FAX 0917054564
n.14535195496-1 inviata il 23.06.2014 anticipata via FAX 0917054564
Assessorato
Regionale del Territorio e dell’Ambiente
Regionale del Territorio e dell’Ambiente
DIRIGENTE GENERALE
Dottor Gaetano Gullo
Via Ugo La Malfa 169
90146 PALERMO
Racc. A/R N
n.14535195484-6 inviata il 23.06.2014
n.14535195484-6 inviata il 23.06.2014
Assessorato
Regionale del Territorio e dell’Ambiente
Regionale del Territorio e dell’Ambiente
1° Servizio VIA-VAS
Dottor Giorgio D’Angelo
Via Ugo La Malfa 169
90146 PALERMO
Racc. A/R N
n.14535195483-5 inviata il 23.06.2014
n.14535195483-5 inviata il 23.06.2014
Dipartimento’Ambiente
Dirigente Responsabile 2° Servizio
“Tutela dell’inquinamento atmosferico”
Dottor Capilli Gaetano
Via Ugo La Malfa 169
90146 Palermo
Racc. A/R N
n.14971090486-4 inviata il 25.06.2014
anticipata via FAX 0917077294
n.14971090486-4 inviata il 25.06.2014
anticipata via FAX 0917077294
Il 17
giugno dell’anno passato le scriventi Organizzazioni chiedevano la convocazione
urgente di codesta Commissione al fine di risolvere, una volta per tutte,
l’indecorosa vicenda del presunto Piano di risanamento della qualità dell’aria,
ancora presente dopo 6 anni sul sito dell’ARTA, seppur copiato dall’omologo
Piano della Regione Veneto e da numerose altre fonti. Si chiedeva il suo ritiro
e l’accertamento delle responsabilità connesse.
giugno dell’anno passato le scriventi Organizzazioni chiedevano la convocazione
urgente di codesta Commissione al fine di risolvere, una volta per tutte,
l’indecorosa vicenda del presunto Piano di risanamento della qualità dell’aria,
ancora presente dopo 6 anni sul sito dell’ARTA, seppur copiato dall’omologo
Piano della Regione Veneto e da numerose altre fonti. Si chiedeva il suo ritiro
e l’accertamento delle responsabilità connesse.
Il 26
settembre, dopo più di 3 mesi, si svolgeva l’audizione, nel corso della quale
l’assessore Lo Bello affermava, vedasi verbale e testualmente ascoltabile dalla
registrazione che queste Organizzazioni hanno fornito, “è assolutamente vero che risulta
un’azione di copia e incolla in cui sono stati trasferiti dati siciliani” ed
il dott. Capilli, dirigente del Servizio “Tutela dall’inquinamento atmosferico,
ammetteva che “è un documento che è stato redatto prendendo a riferimento anche
abbastanza esplicito altri documenti prodotti in altre sedi e in altre regioni”.
settembre, dopo più di 3 mesi, si svolgeva l’audizione, nel corso della quale
l’assessore Lo Bello affermava, vedasi verbale e testualmente ascoltabile dalla
registrazione che queste Organizzazioni hanno fornito, “è assolutamente vero che risulta
un’azione di copia e incolla in cui sono stati trasferiti dati siciliani” ed
il dott. Capilli, dirigente del Servizio “Tutela dall’inquinamento atmosferico,
ammetteva che “è un documento che è stato redatto prendendo a riferimento anche
abbastanza esplicito altri documenti prodotti in altre sedi e in altre regioni”.
Ciò
malgrado, entrambi adducevano
giustificazioni al c.d. Piano sostenendo che in fin dei conti i dati
erano siciliani, senza neppure considerare che nel documento, ad esempio, non
c’era persino accenno agli insediamenti industriali della Regione.
Nell’occasione, l’assessore Lo Bello riferiva di attività in corso per la
redazione del nuovo Piano.
malgrado, entrambi adducevano
giustificazioni al c.d. Piano sostenendo che in fin dei conti i dati
erano siciliani, senza neppure considerare che nel documento, ad esempio, non
c’era persino accenno agli insediamenti industriali della Regione.
Nell’occasione, l’assessore Lo Bello riferiva di attività in corso per la
redazione del nuovo Piano.
Il 18
dicembre, trascorsi quasi altri 3 mesi, si svolgeva, a seguito delle perduranti
inadempienze dell’ARTA denunciate dalle Organizzazioni scriventi, una ulteriore
audizione, nel corso della quale l’assessore Lo Bello ed il dott. Capilli
ritrattavano le dichiarazioni della volta precedente, rifiutavano il ritiro del
c.d. Piano anche se dagli stessi definito superato, nulla aggiungendo a quelle
generiche attività in corso per la redazione del nuovo Piano cui l’assessore
aveva accennato 3 mesi prima.
dicembre, trascorsi quasi altri 3 mesi, si svolgeva, a seguito delle perduranti
inadempienze dell’ARTA denunciate dalle Organizzazioni scriventi, una ulteriore
audizione, nel corso della quale l’assessore Lo Bello ed il dott. Capilli
ritrattavano le dichiarazioni della volta precedente, rifiutavano il ritiro del
c.d. Piano anche se dagli stessi definito superato, nulla aggiungendo a quelle
generiche attività in corso per la redazione del nuovo Piano cui l’assessore
aveva accennato 3 mesi prima.
L’1
marzo 2014, dopo circa 6 mesi dalla prima audizione, le Organizzazioni
scriventi, stanti il totale silenzio e la completa inerzia dell’ARTA, erano
costrette a risollecitare ancora una volta a codesta Commissione le richieste
originarie.
marzo 2014, dopo circa 6 mesi dalla prima audizione, le Organizzazioni
scriventi, stanti il totale silenzio e la completa inerzia dell’ARTA, erano
costrette a risollecitare ancora una volta a codesta Commissione le richieste
originarie.
Il 3
maggio 2014, a distanza di altri 2 mesi, le Organizzazioni scriventi
inoltravano ulteriori richieste.
maggio 2014, a distanza di altri 2 mesi, le Organizzazioni scriventi
inoltravano ulteriori richieste.
Orbene,
se si somma l’anno trascorso dalla prima richiesta agli anni intercosi dalla
conferenza stampa del 22 novembre del 2007 in cui Legambiente aveva denunciato
la copiatura del Piano, viene fuori un quadro desolante di immobilismo, di
omissioni e di connivenze tendenti a coprire
pesanti responsabilità in capo all’amministrazione regionale ed anche
agli Organi di Governo riguardo ad un settore dell’ambiente che ha gravi
ricadute sulla salute della popolazione.
se si somma l’anno trascorso dalla prima richiesta agli anni intercosi dalla
conferenza stampa del 22 novembre del 2007 in cui Legambiente aveva denunciato
la copiatura del Piano, viene fuori un quadro desolante di immobilismo, di
omissioni e di connivenze tendenti a coprire
pesanti responsabilità in capo all’amministrazione regionale ed anche
agli Organi di Governo riguardo ad un settore dell’ambiente che ha gravi
ricadute sulla salute della popolazione.
Le
Organizzazioni scriventi chiedono a codesta Commissione se sul tema specifico
del Piano copiato, cui si coglie l’occasione per aggiungere la vicenda dell’AIA
dell’Italcementi di Isola delle
Femmine decaduta da 4 anni, nonché
il trentennale affaire della Distilleria Bertolino di Partinico, vuole rimanere in balia di affermazioni e
promesse farlocche degli assessori di turno – cosa che queste Organizzazioni
rigettano con decisione - oppure dare segni tangibili, invero ad oggi non
proprio manifestati, per la risoluzione delle problematiche evidenziate.
Organizzazioni scriventi chiedono a codesta Commissione se sul tema specifico
del Piano copiato, cui si coglie l’occasione per aggiungere la vicenda dell’AIA
dell’Italcementi di Isola delle
Femmine decaduta da 4 anni, nonché
il trentennale affaire della Distilleria Bertolino di Partinico, vuole rimanere in balia di affermazioni e
promesse farlocche degli assessori di turno – cosa che queste Organizzazioni
rigettano con decisione - oppure dare segni tangibili, invero ad oggi non
proprio manifestati, per la risoluzione delle problematiche evidenziate.
A tal
fine le Organizzazioni scriventi chiedono la convocazione con procedura
d’urgenza di un’ultima audizione sulle tre vicende sopra descritte,
riservandosi sin da ora di trasmettere tutti gli atti in proprio possesso
all’Autorità Giudiziaria per la valutazione dei reati che eventualmente
dovessero ravvisarsi a carico di quanti, rami dell’amministrazione, del Governo
e dell’Assemblea, non sono intervenuti secondo i rispettivi ruoli istituzionali
per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela della salute della gente
fine le Organizzazioni scriventi chiedono la convocazione con procedura
d’urgenza di un’ultima audizione sulle tre vicende sopra descritte,
riservandosi sin da ora di trasmettere tutti gli atti in proprio possesso
all’Autorità Giudiziaria per la valutazione dei reati che eventualmente
dovessero ravvisarsi a carico di quanti, rami dell’amministrazione, del Governo
e dell’Assemblea, non sono intervenuti secondo i rispettivi ruoli istituzionali
per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela della salute della gente
Palermo,
23 giugno 2014
23 giugno 2014
Firmato (a nome delle
Organizzazioni richiedenti)
Organizzazioni richiedenti)
Isola Pulita Giuseppe
Ciampolillo
Ciampolillo
Per comunicazioni: Giuseppe Ciampolillo, Isola Pulita, Via
Sciascia 13, 90040 Isola delle Femmine
Sciascia 13, 90040 Isola delle Femmine
isolapulita@gmail.com 3331017981
N.B. I fax sono stati inviati dal numero 091/8616100 in data 23-06-2014.
Storico
08 mag 2014 Presentazione27 mag 2014 Annuncio Aula Seduta n. 157 AULA
XVI Legislatura ARS
INTERROGAZIONE
(risposta scritta)
N. 2010 - Ulteriori chiarimenti sulla validità
dell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata
per la società Italcementi S.p.A. di Isola delle
femmine (PA).
Al Presidente della Regione, all'Assessore per il
territorio e l'ambiente e all'Assessore per
l'energia e i servizi di pubblica utilità, premesso
che:
con interrogazione n. 1811 presentata il 19
febbraio 2014 - che risulta ancora pendente e della
quale si intendono richiamate le premesse, le
considerazioni e i quesiti posti - sono stati
richiesti chiarimenti in merito alle attività di
verifica, da parte dell'Amministrazione competente,
del rispetto di tutte le prescrizioni contenute nel
Decreto del Responsabile del Servizio n. 693 del 18
luglio 2008, con il quale è stata rilasciata
l'autorizzazione integrata ambientale per l'impianto
esistente 'Cementeria di Isola delle Femmine' sito
nel Comune di Isola delle Femmine;
l'impianto esistente - per il quale è stata
rilasciata l'autorizzazione integrata ambientale nel
mese di luglio del 2008 - è stato realizzato negli
anni 60', ed opera senza essere stato mai sottoposto
a procedura di valutazione di impatto ambientale;
il gestore della Cementeria ha presentato, nel
novembre del 2006, un progetto di modifica
sostanziale dell'impianto esistente, con
l'introduzione di un nuovo processo di produzione
del klinker per via secca, che tra i suoi elaborati
conteneva anche una valutazione di incidenza e una
valutazione di assoggettabilità alla procedura di
valutazione di impatto ambientale;
il competente Servizio dell'Assessorato
territorio e ambiente della Regione siciliana ha
ritenuto, alla luce del progetto presentato e della
documentazione allegata, che il progetto di
ammodernamento dovesse essere sottoposto a
valutazione di impatto ambientale, e che dovesse
essere effettuata una valutazione d'incidenza,
sentiti gli enti gestori del SIC ITA 020047 Fondali
di Isola delle Femmine Capo Gallo, del ZPS ITA020023
Raffo Rosso Monte Cuccio e Vallone Sagana,
dell'IBA155 Monte Pecoraro e Pizzo Cirina 8;
anche in relazione a quanto esposto nel punto
precedente, il gestore del Cementificio, nella
Conferenza di Servizi del 31 gennaio 2008, ha
chiesto di rilasciare l'autorizzazione integrata
ambientale esclusivamente per l'impianto esistente,
includendo tra il coke di petrolio tra i
combustibili autorizzati, escludendo il citato
progetto di modifica sostanziale dell'impianto
presentato nel novembre del 2006;
considerato che:
ad oggi, l'Amministrazione competente non ha
confermato il tempestivo adempimento - da parte del
gestore della Cementeria di Isola delle Femmine - di
tutte le prescrizioni al rispetto delle quali era
subordinata l'autorizzazione integrata ambientale
che è stata rilasciata per l'impianto esistente;
l'articolo 3 del Decreto 693/2008 stabilisce che
'l'autorizzazione integrata ambientale ha validità
sei anni, con decorrenza a partire dalla data di
emissione del presente provvedimento. Ai fini del
rinnovo dell'autorizzazione, il gestore dovrà
presentare apposita domanda almeno sei mesi prima
della scadenza';
il termine per la presentazione della domanda di
rinnovo dell'autorizzazione risulta essere già
decorso;
la mancata ottemperanza alle prescrizioni fissate
nel provvedimento di rilascio dell'autorizzazione
integrata ambientale - e in particolare a quella
concernente l'obbligo di adeguamento tecnologico
dell'impianto esistente - costituisce una grave
minaccia per l'ambiente, e per la salute pubblica
stante la stessa collocazione dell'impianto rispetto
ai centri abitati circostanti;
per sapere:
se il gestore della Cementeria abbia presentato,
ai competenti servizi regionali, istanza per il
rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale per
l'impianto esistente rilasciata con il Decreto
693/2008;
con quali tempi e modalità l'autorità competente
- in occasione dell'esame dell'istanza di rinnovo
dell'autorizzazione eventualmente presentata -
intenda procedere a una verifica dell'effettivo
rispetto di tutte le condizioni e le prescrizioni
autorizzative stabilite nel Decreto 693/2008 e, in
caso di accertata inottemperanza, procedere alla
revoca dell'autorizzazione;
se intendano - in ogni caso - richiedere al
gestore la presentazione di un progetto di
ammodernamento tecnologico e dunque di modifica
sostanziale dell'impianto esistente, con l'obbligo
di assoggettare detto progetto alle procedure di
valutazione di impatto ambientale e di valutazione
di incidenza rispetto ai siti di importanza
comunitaria e alle zone di protezione speciale
elencati in premessa, nel rispetto della normativa
vigente.
(Gli interroganti chiedono risposta scritta con
urgenza)
(8 maggio 2014)
TRIZZINO-CANCELLERI-CAPPELLO-CIACCIO-CIANCIO-
FERRERI-FOTI-LA ROCCA-MANGIACAVALLO-PALMERI -
SIRAGUSA-TANCREDI-ZAFARANA-ZITO
http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaAction=showDoc&id=4
Autorizzazioni ambientali,
il governo bacchetta la Sicilia
Nel 2011 l'Italia è stata condannata dall'Europa per non avere rilasciato sei nulla osta ad altrettante aziende. Tre anni dopo, le pratiche sono ancora bloccate. E Renzi passa alle maniere forti: via libera entro il 24 giugno o arriverà un commissario.
PALERMO - L'Europa bacchetta l'Italia. E, a cascata, l'Italia bacchetta la Sicilia. Il consiglio dei ministri di venerdì ha diffidato la Regione, imponendole di sbloccare le autorizzazioni di impatto ambientale per sei impianti produttivi per i quali la Corte di Giustizia dell'Unione europea, già nel 2011, ha dichiarato inadempiente l'Italia: se la Regione non si adeguerà entro martedì prossimo, scatterà un commissariamento, con un inviato governativo che valuterà le autorizzazioni al posto dei funzionari del dipartimento Ambiente. Ma il direttore generale del dipartimento, Gaetano Gullo, taglia corto: "Quella diffida - afferma - non ci è ancora stata notificata".
Le autorizzazioni riguardano sei aziende siciliane. "Si tratta di mangimifici, cementifici, un deposito di carburanti e altri impianti - spiega Gullo - per i quali la Regione ha già fornito una risposta in aprile". Aprile 2014, cioè tre anni e qualche giorno dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue: "La Repubblica italiana, non avendo adottato le misure necessarie affinché le autorità competenti controllino - scrisse la Corte all'epoca, condannando l'Italia alle spese processuali -, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti".
In primavera, ad ogni modo, una risposta è arrivata al ministero dell'Ambiente. "Il 4 giugno - prosegue Gullo - ci è stato detto però che la pratica era incompleta. E ci è stato imposto di completare la trafila entro il 2 giugno. Cioè due giorni prima della notifica". Comunque sia andata, adesso il governo è passato alle maniere forti: diffida su proposta del ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti e, se necessario, commissariamento. Anche perché, in questa lotta fra uffici, ci sono sei aziende che attendono un sì o un no. Che lo attendono da oltre tre anni.
Autorizzazioni ambientali, il governo bacchetta la Sicilia - Live Sicilia
Italcementi interrogazione procedura per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale alla italcementi di isola delle femmine (pa) (3) from Isola Pulita
ITALCEMENTI SOPRALLUOGHI ARPA 2009 NON E' STATA PRESENTATA ISTANZA A.I.A. VEDI 693 OBBLIGO REVAMPING PAG 4
Italcementi sopralluoghi arpa 2009 non e' stata presentata istanza a.i.a. vedi 693 obbligo revamping pag 4 from Isola Pulita
LA ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE INQUINA?
La Italcementi di Isola delle Femmine inquina? di isolapulita
ITALCEMENTI
risposta scritta 4-03034 MANNINO Claudia
seduta n. 143
•
Assessore Territorio Ambiente
Regione Sicilia
DIRIGENTE GENERALE
Dott. Gaetano Gullo
Via Ugo La Malfa 169
90146 PALERMO protocollata 25
ottobre 2013
ottobre 2013
Regione Sicilia
1° Servizio VIA-VAS
dr. Giorgio D’Angelo
Via Ugo La Malfa 169
90146 PALERMO protocollata 25
ottobre 2013
ottobre 2013
Assessore Territorio Ambiente
Regione Sicilia
Dott.sa Mariella Lo Bello
Via Ugo La Malfa 169
90146 PALERMO protocollata 25
ottobre 2013
ottobre 2013
FAX 091 7077963
IV Commissione Ambiente e
Territorio
Territorio
Assemblea Regionale Siciliana
Onle Giampiero Trizzino
Piazza Indipendenza 21
90129 PALERMO
FAX 091 7054564
Raccomandata R.R.
Anticipata via fax
Oggetto: Decadenza,
per inosservanza prescrizioni, decreto
693 18 luglio 2008
per inosservanza prescrizioni, decreto
693 18 luglio 2008
Il Sottoscritto Coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita con la
presente intende ribadire quanto
dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1°
Servizio VIA-VAS di questo Assessorato,
avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
presente intende ribadire quanto
dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1°
Servizio VIA-VAS di questo Assessorato,
avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
.
Considerato che la
procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I
cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I
cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
a) verifica puntuale delle
autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo
conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di
raggiungere l’obiettivo di un elevato
livello di protezione ambientale e della popolazione.
autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo
conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di
raggiungere l’obiettivo di un elevato
livello di protezione ambientale e della popolazione.
b) Verifica della applicazione
delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione
della Unione Europea ed a livello
nazionale) atte a ridurre gli impatti
ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la
previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere
prestazioni idonee entro tempi certi.
delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione
della Unione Europea ed a livello
nazionale) atte a ridurre gli impatti
ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la
previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere
prestazioni idonee entro tempi certi.
c) La fissazione di limiti emissivi
per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano
conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche
ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti
limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle
prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali
siano tali da renderle necessarie.
per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano
conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche
ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti
limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle
prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali
siano tali da renderle necessarie.
d) La individuazione di dettaglio
di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti
preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche
modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili
individuate per l’impianto.
di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti
preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche
modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili
individuate per l’impianto.
Preso atto dell’istanza
presentata, dalla Italcementi datati
3.11.2006,, contenente un progetto di modifica dell’impianto esistente ed ammodernamento tecnologico dell’impianto.
presentata, dalla Italcementi datati
3.11.2006,, contenente un progetto di modifica dell’impianto esistente ed ammodernamento tecnologico dell’impianto.
(rintracciabile
sul sito a pag http://lagendarossadiisoladellefemmine.files.wordpress.com/2012/08/progetto-di-ammodernamento-della-italcementi-di-isola-delle-femmine-presentazione_completa.pdf
)
sul sito a pag http://lagendarossadiisoladellefemmine.files.wordpress.com/2012/08/progetto-di-ammodernamento-della-italcementi-di-isola-delle-femmine-presentazione_completa.pdf
)
Preso atto che in data 31.01.08 nella seduta della
Conferenza dei Servizi la Italcementi
faceva richiesta di concessione dell’A.I.A. esclusivamente per l’utilizzo del
pet-coke come combustibile nel vecchio impianto, escludendo così il progetto di modifica dell’impianto che la
Italcementi aveva presentato il
3.11.2006
Conferenza dei Servizi la Italcementi
faceva richiesta di concessione dell’A.I.A. esclusivamente per l’utilizzo del
pet-coke come combustibile nel vecchio impianto, escludendo così il progetto di modifica dell’impianto che la
Italcementi aveva presentato il
3.11.2006
Preso atto che il 29
agosto 2008 la G.U.R.S. il decreto 693 del 18 luglio 2008 con cui il
“Dirigente” del 2° Servizio VIA-VAS Ing
Vincenzo Sansone rilasciava l’autorizzazione Integrata Ambientale alla Italcementi S.p.a.
agosto 2008 la G.U.R.S. il decreto 693 del 18 luglio 2008 con cui il
“Dirigente” del 2° Servizio VIA-VAS Ing
Vincenzo Sansone rilasciava l’autorizzazione Integrata Ambientale alla Italcementi S.p.a.
Preso atto che il decreto 693 autorizzativo:
articolo 13 recita: “ Questo Assessorato, nella qualità di Autorità
competente per l’AIA, provvederà ad effettuare una visita ispettiva presso
l’impianto congiuntamente con gli enti
che hanno rilasciato parere in merito ai lavori oggetto, successivamente alla
comunicazione di inizio dell’attività di produzione dell’impianto, al fine di
verifica la attuazione delle
prescrizioni in fase di realizzazione dei lavori. La società Italcementi S.p.a.
è onerata, i quella sede, a voler consegnare ad ogni ente intervenuto copia di
progetto aggiornato con le previsioni delle suddette prescrizioni….”
competente per l’AIA, provvederà ad effettuare una visita ispettiva presso
l’impianto congiuntamente con gli enti
che hanno rilasciato parere in merito ai lavori oggetto, successivamente alla
comunicazione di inizio dell’attività di produzione dell’impianto, al fine di
verifica la attuazione delle
prescrizioni in fase di realizzazione dei lavori. La società Italcementi S.p.a.
è onerata, i quella sede, a voler consegnare ad ogni ente intervenuto copia di
progetto aggiornato con le previsioni delle suddette prescrizioni….”
articolo 7 recita: “subordinato
al rispetto delle condizioni e di tutte le prescrizioni impartite dalle
competenti autorità intervenute in sede
di conferenze dei servizi ed indicate nei pareri sopra riportati, che fanno
parte integrante e sostanziale del presente decreto. In particolare, dalla data
di notifica del presente provvedimento dovranno essere osservate le
prescrizioni relative all’applicazione delle migliori tecniche disponibili,
dettate dai rappresentanti degli Enti preposti a rilasciare parere in
conferenza di servizi decisoria qui di seguito riportate:……….”
al rispetto delle condizioni e di tutte le prescrizioni impartite dalle
competenti autorità intervenute in sede
di conferenze dei servizi ed indicate nei pareri sopra riportati, che fanno
parte integrante e sostanziale del presente decreto. In particolare, dalla data
di notifica del presente provvedimento dovranno essere osservate le
prescrizioni relative all’applicazione delle migliori tecniche disponibili,
dettate dai rappresentanti degli Enti preposti a rilasciare parere in
conferenza di servizi decisoria qui di seguito riportate:……….”
articolo pag 6 5° capoverso recita “ E’ fatto obbligo all’azienda
di procedere, entro 24 mesi dal rilascio della presente autorizzazione, alla
conversione tecnologica (revamping) dell’impianto con il completo allineamento
alle Migliori Tecniche Disponibili (M.T.D.) previste per il settore cemento, al fine di ottenere un sostanziale
miglioramento delle prestazioni ambientali per quanto riguarda l’abbattimento
dei principali inquinanti (polveri, ossidi di azoto e ossidi di zolfo).
Nell’ambito dell’intervento di conversione tecnologica l’azienda è in ogni caso tenuta a realizzare
un sistema di abbattimento delle polveri
che garantisca, per il forno di cottura (attualmente camino E35), un livello
emissivo inferiore a 15 mg/Nm3 (media oraria).……….”
di procedere, entro 24 mesi dal rilascio della presente autorizzazione, alla
conversione tecnologica (revamping) dell’impianto con il completo allineamento
alle Migliori Tecniche Disponibili (M.T.D.) previste per il settore cemento, al fine di ottenere un sostanziale
miglioramento delle prestazioni ambientali per quanto riguarda l’abbattimento
dei principali inquinanti (polveri, ossidi di azoto e ossidi di zolfo).
Nell’ambito dell’intervento di conversione tecnologica l’azienda è in ogni caso tenuta a realizzare
un sistema di abbattimento delle polveri
che garantisca, per il forno di cottura (attualmente camino E35), un livello
emissivo inferiore a 15 mg/Nm3 (media oraria).……….”
Visto l’atto d’invito e diffida a provvedere con istanza in autotutela, inviato
con Raccomandata R.R. 14344889362-1 del 21-03-2011 al 2° Servizio VIA-VAS Assessorato TT.AA. Atto a tutt’oggi rimasto
inevaso.
con Raccomandata R.R. 14344889362-1 del 21-03-2011 al 2° Servizio VIA-VAS Assessorato TT.AA. Atto a tutt’oggi rimasto
inevaso.
Considerato che alla data della presente sono ampiamente decorsi i termini (24 mesi)
di adeguamento alle prescrizioni imposte alla Italcementi S.p.a., con il
decreto n.693 del 18 luglio 2008 emesso dall’Assessorato Regionale Territorio
Ambiente senza che risulti realizzato
alcun intervento volto ad uniformarsi alle previsioni della predetta
Autorizzazione Integrata Ambientale.
di adeguamento alle prescrizioni imposte alla Italcementi S.p.a., con il
decreto n.693 del 18 luglio 2008 emesso dall’Assessorato Regionale Territorio
Ambiente senza che risulti realizzato
alcun intervento volto ad uniformarsi alle previsioni della predetta
Autorizzazione Integrata Ambientale.
Considerato che tale condotta comporta una grave responsabilità per Italcementi
S.p.a. che continua ad utilizzare un impianto altamente inquinante e nocivo per
la salute dei Cittadini, ma è foriero di responsabilità anche per
l’Amministrazione regionale per i suoi agenti che rimanendo inerti sono
solidamente responsabili con l’Italcementi S.p.a., per i danni alla salute dei
cittadini;
S.p.a. che continua ad utilizzare un impianto altamente inquinante e nocivo per
la salute dei Cittadini, ma è foriero di responsabilità anche per
l’Amministrazione regionale per i suoi agenti che rimanendo inerti sono
solidamente responsabili con l’Italcementi S.p.a., per i danni alla salute dei
cittadini;
Considerato che non risulta che l’amministrazione abbia effettuato alcun controllo in
ordine all’adempimento delle prescrizioni imposte nei termini previsti
dall’A.I.A., nonostante che in data 18.1.2011 è stata comunicata
all’amministrazione regionale una situazione di emergenza ambientale relativa a
notevoli e pericolose esalazioni di fumo provenienti dalla cementerai e che di
tale emergenza è stata informata l’autorità giudiziaria;
ordine all’adempimento delle prescrizioni imposte nei termini previsti
dall’A.I.A., nonostante che in data 18.1.2011 è stata comunicata
all’amministrazione regionale una situazione di emergenza ambientale relativa a
notevoli e pericolose esalazioni di fumo provenienti dalla cementerai e che di
tale emergenza è stata informata l’autorità giudiziaria;
Considerato che ogni ulteriore inerzia da parte dell’amministrazione regionale appare
foriera di gravi responsabilità per la stessa e , specialmente dei suoi agenti
per i gravi pericoli che corre la comunità locale in particolare i cittadini
che risiedono a ridosso del cementificio;
foriera di gravi responsabilità per la stessa e , specialmente dei suoi agenti
per i gravi pericoli che corre la comunità locale in particolare i cittadini
che risiedono a ridosso del cementificio;
Considerato che la tutela della salute e dell’ambiente costituiscono interessi
pubblici sensibili,con valore primario e prevalente che obbliga
l’amministrazione ad una maggiore sensibilità in ordine alle attività di
controllo nel caso di pericolo;
pubblici sensibili,con valore primario e prevalente che obbliga
l’amministrazione ad una maggiore sensibilità in ordine alle attività di
controllo nel caso di pericolo;
Tutto quanto sopra premesso e considerato
Questo Comitato Cittadino Isola Pulita sollecita
gli Enti in indirizzo, per le competenze
che la legge affida loro, a voler provvedere con urgenza a sospendere e/o
revocare l’Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al decreto n 693 del 18
luglio 2008, per il mancato adeguamento alle prescrizioni imposte nel termine
previsto dalla stessa e/o per gli altri
motivi che l’autorità che legge la presente vorrà verificare a seguito di
adeguato ed idoneo controllo sulla documentazione e sull’impianto oggetto
dell’A.I.A.
gli Enti in indirizzo, per le competenze
che la legge affida loro, a voler provvedere con urgenza a sospendere e/o
revocare l’Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al decreto n 693 del 18
luglio 2008, per il mancato adeguamento alle prescrizioni imposte nel termine
previsto dalla stessa e/o per gli altri
motivi che l’autorità che legge la presente vorrà verificare a seguito di
adeguato ed idoneo controllo sulla documentazione e sull’impianto oggetto
dell’A.I.A.
Recapito: isolapulita@gmail.com
Comitato Cittadino Isola Pulita
Giuseppe Ciampolillo
Via Sciascia 13
90040 Isola delle Femmine
Per maggiori informazioni si
trovano sui siti del Comitato Cittadino Isola Pulita:
trovano sui siti del Comitato Cittadino Isola Pulita:
ITALCEMENTI
ISOLA DELLE FEMMINE Interrogazione a
risposta scritta 4-03034 MANNINO Claudia
21 dicembre 2013,
seduta n. 143
il decreto legislativo
30 luglio 1999, n. 300 attribuisce al Ministero della Salute le funzioni
spettanti allo Stato, in materia di tutela della salute umana, di tutela della
salute nei luoghi...
30 luglio 1999, n. 300 attribuisce al Ministero della Salute le funzioni
spettanti allo Stato, in materia di tutela della salute umana, di tutela della
salute nei luoghi...
•
presentato il: 21/12/2013
•
Atto Camera
Interrogazione
a risposta scritta 4-03034 presentato da MANNINO Claudia testo di Sabato 21
dicembre 2013, seduta n. 143
a risposta scritta 4-03034 presentato da MANNINO Claudia testo di Sabato 21
dicembre 2013, seduta n. 143
MANNINO.
— Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
— Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
il decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 300 attribuisce al Ministero della Salute le
funzioni spettanti allo Stato, in materia di tutela della salute umana, di
tutela della salute nei luoghi di lavoro e di igiene e di sicurezza degli
alimenti;
legislativo 30 luglio 1999, n. 300 attribuisce al Ministero della Salute le
funzioni spettanti allo Stato, in materia di tutela della salute umana, di
tutela della salute nei luoghi di lavoro e di igiene e di sicurezza degli
alimenti;
lo
stesso decreto legislativo stabilisce che il Ministero della Salute svolge le
funzioni di competenza statale concernenti la tutela della salute umana anche
sotto il profilo ambientale, nonché il monitoraggio della qualità delle
attività sanitarie regionali;
stesso decreto legislativo stabilisce che il Ministero della Salute svolge le
funzioni di competenza statale concernenti la tutela della salute umana anche
sotto il profilo ambientale, nonché il monitoraggio della qualità delle
attività sanitarie regionali;
a
seguito di sopralluoghi effettuati dalle competenti autorità il 6 dicembre 2005
risultava che la «cementeria di Isola delle Femmine», sita nel comune di Isola
delle Femmine, utilizzasse come combustibile, per i propri impianti di
produzione, il petcoke senza avere ottenuto alcuna autorizzazione;
seguito di sopralluoghi effettuati dalle competenti autorità il 6 dicembre 2005
risultava che la «cementeria di Isola delle Femmine», sita nel comune di Isola
delle Femmine, utilizzasse come combustibile, per i propri impianti di
produzione, il petcoke senza avere ottenuto alcuna autorizzazione;
a
seguito di un atto di diffida della regione siciliana, il gestore dell'impianto
ha presentato, in data 3 novembre 2006, un'istanza per ottenere
l'Autorizzazione Integrata Ambientale necessaria a realizzare un progetto di
conversione tecnologica degli impianti produttivi (revamping);
seguito di un atto di diffida della regione siciliana, il gestore dell'impianto
ha presentato, in data 3 novembre 2006, un'istanza per ottenere
l'Autorizzazione Integrata Ambientale necessaria a realizzare un progetto di
conversione tecnologica degli impianti produttivi (revamping);
nel
corso del procedimento autorizzatorio, il soggetto gestore ha chiesto il
rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, esclusivamente per
l'impianto esistente includendo il coke di petrolio tra i combustibili
utilizzati, impegnandosi a ripresentare una richiesta di autorizzazione per la
realizzazione del progetto di conversione tecnologica dell'impianto, dopo aver
acquisito il necessario giudizio di compatibilità ambientale per la
realizzazione delle opere previste nello stesso progetto;
corso del procedimento autorizzatorio, il soggetto gestore ha chiesto il
rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, esclusivamente per
l'impianto esistente includendo il coke di petrolio tra i combustibili
utilizzati, impegnandosi a ripresentare una richiesta di autorizzazione per la
realizzazione del progetto di conversione tecnologica dell'impianto, dopo aver
acquisito il necessario giudizio di compatibilità ambientale per la
realizzazione delle opere previste nello stesso progetto;
con
decreto del responsabile del servizio n. 693 del 18 luglio 2008, è stata
rilasciata alla società italcementi SpA l'autorizzazione integrata ambientale
per l'impianto esistente «cementerà di Isola delle Femmine», sito nel comune di
Isola delle Femmine, che consente l'impiego del coke di petrolio tra i
combustibili autorizzati;
decreto del responsabile del servizio n. 693 del 18 luglio 2008, è stata
rilasciata alla società italcementi SpA l'autorizzazione integrata ambientale
per l'impianto esistente «cementerà di Isola delle Femmine», sito nel comune di
Isola delle Femmine, che consente l'impiego del coke di petrolio tra i
combustibili autorizzati;
l'articolo
6 del decreto n. 693 del 2008 stabilisce che «il provvedimento definitivo sarà
subordinato alle risultanze della visita di collaudo», in seno alla quale gli
enti preposti al controllo potranno, se ritenuto necessario, modificare le
condizioni e le prescrizioni autorizzative, stabilite dall'articolo 7 dello
stesso decreto n. 693 del 2008;
6 del decreto n. 693 del 2008 stabilisce che «il provvedimento definitivo sarà
subordinato alle risultanze della visita di collaudo», in seno alla quale gli
enti preposti al controllo potranno, se ritenuto necessario, modificare le
condizioni e le prescrizioni autorizzative, stabilite dall'articolo 7 dello
stesso decreto n. 693 del 2008;
l'articolo
7 del decreto n. 683 del 2008 elenca, dettagliatamente, le condizioni e le
prescrizioni che devono essere rispettate relativamente al recupero dei rifiuti
come materie prime, ai limiti di emissione, alla conversione tecnologica
dell'impianto, all'uso dei combustibili e ai consumi energetici, al trattamento
dei rifiuti prodotti e infine alle attività di monitoraggio, stabilendo che
l'efficacia dell'Autorizzazione Integrata Ambientale «viene subordinata al
rispetto delle condizioni e di tutte le prescrizioni impartite dalle competenti
autorità intervenute in sede di conferenza di servizi», e che a far data dalla
notifica del provvedimento «dovranno essere osservate le prescrizioni relative
all'applicazione delle migliori tecniche disponibili, dettate dai
rappresentanti degli Enti preposti a rilasciare parere in conferenza di servizi
decisoria» riportate dettagliatamente nello stesso decreto;
7 del decreto n. 683 del 2008 elenca, dettagliatamente, le condizioni e le
prescrizioni che devono essere rispettate relativamente al recupero dei rifiuti
come materie prime, ai limiti di emissione, alla conversione tecnologica
dell'impianto, all'uso dei combustibili e ai consumi energetici, al trattamento
dei rifiuti prodotti e infine alle attività di monitoraggio, stabilendo che
l'efficacia dell'Autorizzazione Integrata Ambientale «viene subordinata al
rispetto delle condizioni e di tutte le prescrizioni impartite dalle competenti
autorità intervenute in sede di conferenza di servizi», e che a far data dalla
notifica del provvedimento «dovranno essere osservate le prescrizioni relative
all'applicazione delle migliori tecniche disponibili, dettate dai
rappresentanti degli Enti preposti a rilasciare parere in conferenza di servizi
decisoria» riportate dettagliatamente nello stesso decreto;
tra
le prescrizioni relative all'impianto, fissate dal Decreto 683/2009,
all'articolo 7, è stato inserito l'obbligo, per il gestore, di procedere –
entro 24 mesi dal rilascio dell'autorizzazione – alla conversione tecnologica
(il cosiddetto revamping) dell'impianto con il completo allineamento delle
migliori tecniche disponibili (M.T.D.) per la produzione del cemento, al fine
di ottenere un sostanziale abbattimento dei principali inquinanti: polveri,
ossidi di azoto e ossidi di zolfo;
le prescrizioni relative all'impianto, fissate dal Decreto 683/2009,
all'articolo 7, è stato inserito l'obbligo, per il gestore, di procedere –
entro 24 mesi dal rilascio dell'autorizzazione – alla conversione tecnologica
(il cosiddetto revamping) dell'impianto con il completo allineamento delle
migliori tecniche disponibili (M.T.D.) per la produzione del cemento, al fine
di ottenere un sostanziale abbattimento dei principali inquinanti: polveri,
ossidi di azoto e ossidi di zolfo;
a
distanza di più di 5 anni dal rilascio dell'autorizzazione integrata
ambientale, la conversione tecnologica dell'impianto, prescritta dall'articolo
7 del decreto n. 683 del 2009, non è stata realizzata;
distanza di più di 5 anni dal rilascio dell'autorizzazione integrata
ambientale, la conversione tecnologica dell'impianto, prescritta dall'articolo
7 del decreto n. 683 del 2009, non è stata realizzata;
non
risulta che l'amministrazione competente al rilascio dell'AIA abbia effettuato
alcun controllo in ordine all'effettivo adempimento, da parte del soggetto
gestore, alle prescrizioni dettagliatamente elencate nel decreto n. 683 del
2009, nonostante – in data 18 gennaio 2011 – sia stata comunicata
all'amministrazione regionale e all'autorità giudiziaria una situazione di
emergenza ambientale relativa a notevoli e pericolose esalazioni di fumo
provenienti dalla cementeria;
risulta che l'amministrazione competente al rilascio dell'AIA abbia effettuato
alcun controllo in ordine all'effettivo adempimento, da parte del soggetto
gestore, alle prescrizioni dettagliatamente elencate nel decreto n. 683 del
2009, nonostante – in data 18 gennaio 2011 – sia stata comunicata
all'amministrazione regionale e all'autorità giudiziaria una situazione di
emergenza ambientale relativa a notevoli e pericolose esalazioni di fumo
provenienti dalla cementeria;
nel
comune di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, continua, dunque, ad
operare un impianto per la produzione del cemento, che non utilizza le
tecnologie disponibili per conseguire un effettivo abbattimento delle emissioni
inquinanti: polveri, ossidi di azoto e ossidi di zolfo;
comune di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, continua, dunque, ad
operare un impianto per la produzione del cemento, che non utilizza le
tecnologie disponibili per conseguire un effettivo abbattimento delle emissioni
inquinanti: polveri, ossidi di azoto e ossidi di zolfo;
la
mancata ottemperanza alle prescrizioni fissate nel provvedimento di rilascio
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale – e in particolare a quella
concernente l'obbligo di adeguamento tecnologico dell'impianto esistente – non
costituisca una grave minaccia per la salute pubblica stante la stessa
collocazione dell'impianto rispetto ai centri abitati circostanti –:
mancata ottemperanza alle prescrizioni fissate nel provvedimento di rilascio
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale – e in particolare a quella
concernente l'obbligo di adeguamento tecnologico dell'impianto esistente – non
costituisca una grave minaccia per la salute pubblica stante la stessa
collocazione dell'impianto rispetto ai centri abitati circostanti –:
quali
elementi disponga in merito alla situazione e ai fatti esposti;
elementi disponga in merito alla situazione e ai fatti esposti;
se
intenda assumere iniziative al fine di tutelare la salute delle comunità che
abitano nel territorio interessato dalle emissioni inquinanti connesse al
funzionamento della cementeria di Isola delle Femmine. (4-03034)
intenda assumere iniziative al fine di tutelare la salute delle comunità che
abitano nel territorio interessato dalle emissioni inquinanti connesse al
funzionamento della cementeria di Isola delle Femmine. (4-03034)
PIETRO TOLOMEO DIRIGENTE GENERALE DECRETO 155 29 GENN 2009
CONTRATTO ING NATALE ZUCCARELLO NOMINA DIRIGENTE RESPONSABILE 2 VIA VAS A.IA
ITALCEMENTI DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
CONTRATTO ING NATALE ZUCCARELLO NOMINA DIRIGENTE RESPONSABILE 2 VIA VAS A.IA
ITALCEMENTI DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
Pietro Tolomeo Dirigente Generale Decreto 155 29 Genn 2009 Contratto Ing Natale Zuccarello Nomina Dirigente... by Pino Ciampolillo
TOLOMEO PIETRO NOMINA SANSONE DIRIGENTE 2
SERVIZIO VIA VAS A PARTIRE DAL 17 DICEMBRE 2008 DOPO CINQUE MESI DALLA FIRMA COME RESPONSABILE DEL 2° SERVIZIO VIA VAS DECRETO CONCESSORIO A.I.A. ALLA ITALCEMENTI DEL
LUGLIO 2008
Tolomeo nomina sansone dirigente 2 servizio via vas solo dopo mesi dalla firma dell'incarico decreto contratto sansone from Isola Pulita
Autorizzazioni ambientali, il governo bacchetta la Sicilia
A.I.A. ITALCEMENTI 693 2008, ANZA', GULLO,EMISSIONI, INTERLANDI, RAFFINERIE, SANSONE, TOLOMEO, ZUCCARELLO,MONSELICE,REVAMPING,GAETA,CANNOVA,LO BELLO,CROCETTA, GALLETTI,RENZI
VALIDITÀ DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE RILASCIATA PER LA SOCIETÀ ITALCEMENTI S.P.A. DI ISOLA DELLE FEMMINE (PA)
A.I.A.. decreto 693 ITALCEMENTI 2008, VALIDITÀ DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE RILASCIATA PER LA SOCIETÀ ITALCEMENTI S.P.A. DI ISOLA DELLE FEMMINE,
INTERROGAZIONE VALIDITÀ DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE RILASCIATA PER LA SOCIETÀ ITALCEMENTI S.P.A. DI ISOLA DELLE FEMMINE (PA)
A.I.A.. decreto 693 ITALCEMENTI 2008, VALIDITÀ DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE RILASCIATA PER LA SOCIETÀ ITALCEMENTI S.P.A. DI ISOLA DELLE FEMMINE,